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ETFE e PTFE: due materiali differenti

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ETFE e PTFE sono due materiali sempre più utilizzati nella realizzazione delle coperture di edifici, strutture sportive, facciate, aree archeologiche e molto altro.

A volte vengono erroneamente confusi e scambiati tra di loro, o addirittura considerati la stessa cosa dai non addetti ai lavori, ma in realtà si tratta di due materiali molto simili ma composti da due tipologie di polimeri diversi, ognuna con le proprie caratteristiche specifiche.

 

Quali sono le differenze tra ETFE e PTFE?

La principale differenza tra ETFE e PTFE risiede nella composizione chimica.

ETFE è l’acronimo di Etilene-Tetrafluoro-Etilene, un polimero termoplastico contenente atomi di fluoro, che grazie al loro legame eccezionalmente resistente, danno vita ad un materiale plastico trasparente in grado di sopportare alti livelli di sollecitazioni termiche ed aggressioni chimiche.

Il materiale del film ETFE è formato direttamente dal materiale ed è dotato di una buona durata, facilità di pulizia e stabilità. Essendo un film non presenta un’anima in tessuto ed è attualmente il più avanzato al mondo.

Il PTFE, acronimo di Poli-Tetrafluoro-Etilene, è un materiale chimicamente inerte che utilizza la fibra di vetro come materiale di base per formare una membrana.  Anche il PTFE è caratterizzato da un’eccellente durata, resistenza meccanica, flessibilità e facilità di pulizia.

L’ETFE è resistente ad un range di temperature che va dai – 70 ℃ ai 220 ℃, mentre il PTFE ha un range leggermente più elevato, compreso tra -80°C  e 260°C.

Le due resistenze chimiche ed alla corrosione del materiale sono molto simili, così come quella agli agenti atmosferici, mentre la resistenza dell’ETFE allo scorrimento e alla compressione sono migliori rispetto a quella del PTFE.

Entrambi i materiali sono caratterizzati da leggerezza e capacità di assorbire grandi quantità di luce infrarossa, una qualità che può essere sfruttata per migliorare il consumo energetico di un edificio. Inoltre, sia ETFE che PTFE risultano essere immuni ai raggi ultravioletti, all’inquinamento e ad altri agenti atmosferici ambientali, inclusi gli spruzzi marini, e dunque si contraddistinguono per la loro lunga durata.

I materiali sono stati ampiamente studiati e testati in ambienti di laboratorio e sul campo, arrivando alla conclusione che non si è verificata alcuna perdita di resistenza o scolorimento delle copertura in ETFE e in PTFE nel tempo.

Tra i vantaggi dell’ETFE troviamo la sua elevata trasparenza: può trasmettere fino al 95% della luce esterna ed è stato scelto per progetti come stadi con superfici erbose, dove la luce naturale a spettro completo e la trasmissione della luminosità sono essenziali per sostenere la crescita delle piante.

Il film ETFE ha una maggiore trasmissione della luce e una migliore resistenza chimica rispetto al film PTFE, insieme ad una forte resistenza all’invecchiamento naturale.

Per contro, poiché il film ETFE è formato direttamente dalla plastica senza un substrato, la sua resistenza alla trazione e allo strappo non raggiungono i livelli di quelle del film PTFE.

Per quanto riguarda le prestazioni ignifughe della membrana ETFE e della membrana PTFE, entrambe possono raggiungere il livello B1, ovvero quello di materiali totalmente ignifughi.

E’ chiaro, dunque, che pur trattandosi di due materiali simili, ETFE e PTFE presentano anche importanti differenze da considerare prima della progettazione e dell’installazione di una copertura.

Grazie alla propria esperienza in tutto il mondo, Canobbio Textile ha progettato e realizzato numerose coperture sia in ETFE che in PTFE, sfruttando al massimo i vantaggi di questi due materiali in base alle necessità.

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