Storia e struttura delle tende da circo

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Il circo è l’unica forma di spettacolo che, oltre a far coincidere gestione, distribuzione, produzione e performance, si porta dietro un intero mondo di lavoro e di vita sotto un tendone. Vediamo qui la storia delle tende da circo.

Il termine francese “chapiteau” si riferisce tradizionalmente ad un tendone con pianta rotonda o ovale a servizio del circo come luogo per le sue esibizioni.

La tecnologia per tende da circo trasportabili esiste solo dalla fine del XIX secolo, dato che in precedenza gli spettacoli circensi si svolgevano in edifici teatrali permanenti o all’interno di cabine di spettacolo.

Il nostro Paese, fino a quel tempo, era infatti abituato ai circhi di provincia o alle grandi compagnie internazionali, che si esibivano all’interno dei cosiddetti Politeama, facilmente riconvertiti all’occasione in circhi equestri.

Il primo utilizzo delle piazze italiane come location di un tendone da circo viaggiante risale alle visite di Krone (1922) e Gleich (1925). La stampa dell’epoca si soffermò a recensire più la logistica che lo spettacolo, con stupore ed ammirazione verso il funzionamento della tenda da circo, contenente i servizi tipici di una piccola comunità urbana.

Ma il primo esempio autoctono di grande città viaggiante è stato il tendone del Circo Togni, montato nel maggio 1942 di fronte al Tribunale di Milano, a Porta Vittoria: un modernissimo e inedito modello di cupola rotonda, con una capienza di 3.000 posti.

È nella seconda metà degli anni ’50 che emergono gradualmente gli altri circhi italiani di rilievo: Orfei, Palmiri, Jarz, Casartelli. Sono queste compagnie che iniziano ad impiegare un nuovo sistema di cupola (un ibrido tra quella rotonda e quella quadrata alla tedesca), che negli anni ‘70 diverrà quella detta all’ “italiana”, una delle nostre numerose invenzioni che ha ottenuto immenso successo all’estero, insieme ai tendoni in materiale plastico, con il determinante emergere del pioniere Giuseppe Canobbio, che fissa un nuovo standard mondiale.

Negli anni ‘80 tre aspetti riqualificano completamente l’economia e l’aspetto del circo viaggiante: la riduzione delle dimensioni dei tendoni, l’evoluzione degli elementi di accoglienza e comfort del pubblico e la ridefinizione radicale della qualità di stabulazione e del trasporto degli animali.

Le tende da circo, oltre a ridursi, diventano più pratiche: scompaiono i “contropali” e le poltroncine rimpiazzano le scomode panche, aumentando l’attenzione verso lo spettatore.

Nel corso degli anni ‘90 si assiste all’evoluzione dei circhi familiari in imprese circensi di maggiori dimensioni e con infrastrutture di qualità, a volte anche più appariscenti dello spettacolo stesso.

Ma le recenti generazioni, dopo anni esplorativi di teatro di strada, dal 2010 circa hanno recuperato la dimensione del piccolo tendone da circo, investendo con coraggio in questa forma di itineranza, e forse sottraendola all’estinzione.

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Struttura di una tenda da circo

Il tetto della tenda da circo è costituito da vari teloni individuali, che vengono arrotolati o piegati, trasportati e assemblati presso la sede. All’inizio del XX secolo erano ancora realizzati in tessuto di puro cotone, mentre ora, a causa delle loro dimensioni, i teloni dei tendoni da circo sono costituiti quasi esclusivamente da PVC rinforzato con tessuto.

La tenda da circo è sostenuta al centro da alberi che inizialmente erano in legno e ora sono in acciaio. I più diffusi sono i tendoni da circo con quattro alberi (quattro maestri). Gli alberi sono rinforzati con funi d’acciaio, che sono tensionate da paranchi o pulegge di presa e fungono da punti di fissaggio. I teloni sono ora tensionati con cinghie in tessuto di poliestere, con gli ancoraggi della tenda che funzionano anche da punti di ancoraggio.

Sul bordo esterno, il tetto della tenda è supportato da pali laterali ai quali è fissato lo schermo rotondo sottostante. I pali della tempesta sono usati per questo, ma limitano la vista. Questo è il motivo per cui alcuni circhi ne fanno a meno da tempo e tendono anche il telone del tetto dall’esterno con l’utilizzo di funi.

L’esperienza maturata in una specializzazione molto particolare, come quella delle coperture per circhi e teatri tenda ha portato la Canobbio Textile alla realizzazione di strutture di pratica e veloce movimentazione, affidabili, curate e ricercate nelle decorazioni.

La Canobbio Textile ha continuato a perfezionare nel tempo questo sistema di copertura leggera e itinerante, realizzando tendoni da circo sempre più moderni e utilizzando sistemi e tecniche di progettazione computerizzata delle tensostrutture.

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